Cosce gonfie che ti fanno sentire appesantita anche se magari è solo un po’ di ritenzione idrica? Come riuscire a buttar giù quei cuscinetti di grasso senza ricorrere alla liposuzione? La prima cosa ovvia, è bere tanto, mangiare in modo sano e regolare e fare sport. Spesso, però, la vita frenetica, il tempo che incalza e che ti fa mangiare velocemente un panino in macchina e poi, diciamola tutta, anche un pò di pigrizia, ti fanno accantonare il tanto famigerato sport e ti inducono a prendere la strada più breve per ottenere ugualmente lo stesso risultato: ricorrere ai vari trattamenti di medicina estetica. Uno di questi, sono le punture sciogli grasso con la fosfatidilcolina. In cosa consiste questo trattamento, ce lo spiega il dott. Nicola Standoli rispondendo alle domande più ricorrenti che ci sono arrivate.

IN COSA CONSISTONO QUESTE INIEZIONI?

Il trattamento consiste nell’iniezione sottocutanea di una sostanza, “fosfatidilcolina” che permette di sciogliere le cellule adipose.

HA EFFICACIA SULLA CELLULITE O SOLAMENTE SU ALCUNE ADIPOSITÀ LOCALIZZATE?

Possiamo dire che è efficace sulle adiposità localizzate vere. Per la cellulite, che è una patologia differente con diverse sottoclassi, ad oggi preferisco indicare la Carbossiterapia.

DOVE PUÒ ESSERE APPLICATO?

In tutte le zone del corpo, dalla regione mentoniera, all’addome, alla zona trocanterica, interno del ginocchio.

QUANTE SEDUTE CI VOGLIONO?

Possiamo dire che con 3 sedute, distanziate un mese l’una dall’altra, otteniamo un buon risultato.

È DOLOROSO?

E’ lievemente doloroso ma sopportabile, nei primi due giorni successivi si può percepire un pò di indolenzimento della zona trattata

CHE DIFFERENZA C’È CON LA CARBOSSITERAPIA?

Sono due trattamenti diversi: la carbossiterapia aumenta l’ossigenazione e la circolazione sanguigna della zona trattata aumentando il metabolismo delle cellule e provocandone la lisi; la fosfatidincolina porta direttamente all’apoptosi della cellula (morte).

IL TRATTAMENTO DEVE ESSERE RIPETUTO NEL TEMPO?

Le sedute si eseguono a distanza di un mese l’una dall’altra e poi rivalutare il risultato dopo sei mesi e stabilire un nuovo ciclo.

Cosce gonfie che ti fanno sentire appesantita anche se magari è solo un po’ di ritenzione idrica? Come riuscire a buttar giù quei cuscinetti di grasso senza ricorrere alla liposuzione? La prima cosa ovvia, è bere tanto, mangiare in modo sano e regolare e fare sport. Spesso, però, la vita frenetica, il tempo che incalza e che ti fa mangiare velocemente un panino in macchina e poi, diciamola tutta, anche un pò di pigrizia, ti fanno accantonare il tanto famigerato sport e ti inducono a prendere la strada più breve per ottenere ugualmente lo stesso risultato: ricorrere ai vari trattamenti di medicina estetica. Uno di questi, sono le punture sciogli grasso con la fosfatidilcolina. In cosa consiste questo trattamento, ce lo spiega il dott. Nicola Standoli rispondendo alle domande più ricorrenti che ci sono arrivate.

IN COSA CONSISTONO QUESTE INIEZIONI?

Il trattamento consiste nell’iniezione sottocutanea di una sostanza, “fosfatidilcolina” che permette di sciogliere le cellule adipose.

HA EFFICACIA SULLA CELLULITE O SOLAMENTE SU ALCUNE ADIPOSITÀ LOCALIZZATE?

Possiamo dire che è efficace sulle adiposità localizzate vere. Per la cellulite, che è una patologia differente con diverse sottoclassi, ad oggi preferisco indicare la Carbossiterapia.

DOVE PUÒ ESSERE APPLICATO?

In tutte le zone del corpo, dalla regione mentoniera, all’addome, alla zona trocanterica, interno del ginocchio.

QUANTE SEDUTE CI VOGLIONO?

Possiamo dire che con 3 sedute, distanziate un mese l’una dall’altra, otteniamo un buon risultato.

È DOLOROSO?

E’ lievemente doloroso ma sopportabile, nei primi due giorni successivi si può percepire un pò di indolenzimento della zona trattata

CHE DIFFERENZA C’È CON LA CARBOSSITERAPIA?

Sono due trattamenti diversi: la carbossiterapia aumenta l’ossigenazione e la circolazione sanguigna della zona trattata aumentando il metabolismo delle cellule e provocandone la lisi; la fosfatidincolina porta direttamente all’apoptosi della cellula (morte).

IL TRATTAMENTO DEVE ESSERE RIPETUTO NEL TEMPO?

Le sedute si eseguono a distanza di un mese l’una dall’altra e poi rivalutare il risultato dopo sei mesi e stabilire un nuovo ciclo.