Uno dei trattamenti che migliora la cellulite e soprattutto quell’aspetto della pelle detto a “buccia di arancia” (caratterizzata da una alterazione del microcircolo con deficit del drenaggio linfatico e ridotto metabolismo del tessuto adiposo) è la Carbossiterapia. In circa 10 sedute (una a settimana), di trattamento agli arti inferiori, l’anidride carbonica somministrata con la carbossi, si trasformerà in acido carbonico che abbassando il pH favorisce il rilascio di ossigeno nei tessuti, aumentando quindi il metabolismo di queste zone favorendo un riassorbimento del grasso dove solitamente risulta molto difficile eliminarlo. Talvolta è consigliabile associare questo trattamento ad altre procedure di medicina estetica come, ad esempio, la mesoterapia. In ogni caso sarà il medico dopo attenta valutazione, a consigliare il miglior percorso terapeutico per ogni paziente.

 

IN COSA CONSISTE PRATICAMENTE LA CARBOSSITERAPIA

La paziente viene fatta accomodare nello studio, le viene chiesto di rimanere in slip e di sdraiarsi a pancia in giù sul lettino. A questo punto dopo disinfezione della cute, viene inserito un minuscolo ago a livello della regione posteriore della gamba e, una volta regolato il flusso, inizierà la terapia che consiste nella somministrazione sottocutanea di anidride carbonica. Tale trattamento è fastidioso i primi 10-15 secondi, per poi attenuarsi e diventare sopportabile. La durata è di circa 7-10 minuti per gamba. Al termine è possibile un lieve intorpidimento di quest’ultima che sparisce nel giro di pochi minuti.

 

RISULTATO

La carbossiterapia aumenta l’elasticità della cute rendendola più tonica e rivitalizzata già dopo alcune sedute. Il ciclo completo è di 10 trattamenti con cadenza settimanale.
E’ consigliabile effettuare alcune sedute di mantenimento dopo circa sei mesi, oppure una al mese. In ogni caso bisognerà valutare ogni singola paziente separatamente, in base al risultato ottenuto, alla capacità di mantenerlo e quindi allo stile di vita della stessa.

Uno dei trattamenti che migliora la cellulite e soprattutto quell’aspetto della pelle detto a “buccia di arancia” (caratterizzata da una alterazione del microcircolo con deficit del drenaggio linfatico e ridotto metabolismo del tessuto adiposo) è la Carbossiterapia. In circa 10 sedute (una a settimana), di trattamento agli arti inferiori, l’anidride carbonica somministrata con la carbossi, si trasformerà in acido carbonico che abbassando il pH favorisce il rilascio di ossigeno nei tessuti, aumentando quindi il metabolismo di queste zone favorendo un riassorbimento del grasso dove solitamente risulta molto difficile eliminarlo. Talvolta è consigliabile associare questo trattamento ad altre procedure di medicina estetica come, ad esempio, la mesoterapia. In ogni caso sarà il medico dopo attenta valutazione, a consigliare il miglior percorso terapeutico per ogni paziente.

 

IN COSA CONSISTE PRATICAMENTE LA CARBOSSITERAPIA

La paziente viene fatta accomodare nello studio, le viene chiesto di rimanere in slip e di sdraiarsi a pancia in giù sul lettino. A questo punto dopo disinfezione della cute, viene inserito un minuscolo ago a livello della regione posteriore della gamba e, una volta regolato il flusso, inizierà la terapia che consiste nella somministrazione sottocutanea di anidride carbonica. Tale trattamento è fastidioso i primi 10-15 secondi, per poi attenuarsi e diventare sopportabile. La durata è di circa 7-10 minuti per gamba. Al termine è possibile un lieve intorpidimento di quest’ultima che sparisce nel giro di pochi minuti.

 

RISULTATO

La carbossiterapia aumenta l’elasticità della cute rendendola più tonica e rivitalizzata già dopo alcune sedute. Il ciclo completo è di 10 trattamenti con cadenza settimanale.
E’ consigliabile effettuare alcune sedute di mantenimento dopo circa sei mesi, oppure una al mese. In ogni caso bisognerà valutare ogni singola paziente separatamente, in base al risultato ottenuto, alla capacità di mantenerlo e quindi allo stile di vita della stessa.